Giocoplast

Società italiana leader nel settore degli articoli natalizi e più in generale del mondo party.

Il gruppo

Nata nel 1980 come azienda di importazione e dal 1984 si è specializzata nel settore natalizio.

La continua ricerca ed una costante crescita hanno portato l'azienda ad investire in personale specializzato, tecnologie all'avanguardia e al conseguente adeguamento della propria sede.

Nel 2001 il ramo natale di Giocoplast entra a far parte del gruppo Preziosi e diventa operativa la nuova azienda con il nome Giocoplast Natale S.p.A.

L'analisi

Il nostro incarico nel progetto Giocoplast è stato quello di sviluppare un avanprogetto orientato alla realizzazione di un nuovo CE.DI.
Il business aziendale è incentrato sulla distribuzione di articoli natalizi, in particolare alberi artificiali e luci elettriche decorative, oltre ad articoli promozionali da associare a prodotti alimentari e non.

La Giocoplast é una società "giovane", caratterizzata da un tasso di sviluppo annuo pari al 35-40%.
Il cliente principale di Giocoplast è la GDO, sia su piattaforma che su punto di vendita (Ipermercato).
L'attività consiste nel ricevere ed immagazzinare per 6-8 mesi i materiali che arrivano depallettizzati in container, per poi spedire nell'arco di circa 4 mesi quasi tutto il materiale ricevuto.
Il rapporto tra stock iniziale (rimanenze) e stock massimo è di circa 1/10: occorre quindi avere a disposizione un magazzino a FISARMONICA. La spiccata stagionalità di questo business ha portato ad analizzare la possibilità di gestire la distribuzione in-out sourcing totale.
Giocoplast ha ritenuto però strategico dotarsi di una propria struttura ricettiva, con una dimensione di circa 45.000 mq di materiale stoccabile in modo da:

• svincolarsi da limiti restrittivi sulla propria politica di riordino;
• poter controllare direttamente i livelli di servizio e le priorità richieste durante la stagione.

E' noto, infatti, che per garantirsi un sell-out a livelli ottimali è indispensabile assicurare la disponibilità costante del prodotto nelle isole promozionali messe a disposizione dalla GDO, che sono sempre più piccole e affollate di concorrenti BRAVI.

Il percorso seguito nello sviluppo del progetto è iniziato con l'analisi dei dati relativi alla frequenza di prelievo per colli e per pallet, oltre ai volumi per colli e pallet e per riga/articolo spedita.
I dati sono stati proiettati su 5 anni, tenendo conto della possibile crescita del mix di articoli con differenti caratteristiche di peso/volume nelle unità di vendita.
I risultati delle analisi, la forte stagionalità dell'attività, la diversificazione delle unità di carico e le potenziali evoluzioni del business hanno portato ad escludere l'adozione di sistemi automatici di movimentazione dei pallets.

Le scelte

Considerata l'intenzione di appaltare all'interno della struttura le attività di stoccaggio, prelievo, carico e scarico, è stato scelto un sistema di stoccaggio tradizionale gestito con carrelli retrattili (n°3 ETV Jungheinrich) con ultimo piano di appoggio a 9300 mm e luce strutturale disponibile di 12 m.
Lo studio ha inoltre evidenziato che, poiché solo alcuni articoli impegnano la maggior parte dei volumi in entrata, è possibile sfruttare il magazzino secondo la logica delle "corsie differenziate", con l'utilizzo di scaffalature bifronte.
Il corridoio a fianco del prelievo può essere "riempito" anche a terra con sovrapposizione 2/3 a seconda della consistenza degli imballi, in quanto sugli articoli a maggior volume la scorta è MONO-ARTICOLO senza vincoli di FIFO.
Ciò risulta utile anche per dividere i flussi in uscita dei pallets interi (circa il 30% del volume totale) dalle attività di prelievo manuale (gestite con 6 carrelli commissionatori orizzontali ECE Jugheinrich), considerata la concentrazione delle attività in un periodo breve.

Il passo successivo é stato quello di effettuare il dimensionamento delle aree funzionali:

• Zona di stoccaggio;
• Area di entrata/uscita (unificate per ovvie ragioni di stagionalità);
• Sala ricarica per mezzi di movimentazione;
• Servizi e aree accessorie.

Nel maggio 1999 è stato presentato alla Giocoplast l'avanprogetto completo che, dopo un'attenta verifica, è passato alla fase esecutiva in collaborazione con lo Studio Tecnico "Bernardi e Gavioli" di Bomporto (MO), incaricato dello sviluppo del progetto per la parte edile.

Principali scelte strutturali ed impiantistiche:

• Utilizzo di tegoli piani a grande luce (33 m);
• Palificazione a secco dei plinti per ovviare alla scarsa capacità di sopportazione carichi del terreno e ridurre al minimo i possibili cedimenti strutturali;
• Compartimentazione dello stoccaggio in 5 aree di circa 2500 mq cad attrezzate con rilevatori di fumo ed evaquatori in quantità tale da evitare l'utilizzo di un impianto a sprinkler, nonostante l'ingente carico di incendio;
• Pavimento industriale con fibre e rete con unico getto giornaliero (2500 mq) per limitare al minimo i giunti di giornata, che risultano essere costantemente una fonte di problemi di manutenzione;
• Adozione del riscaldamento a pavimento solo in zona carico/scarico per limitare al minimo i costi di gestione;
• Pavimentazione esterna in cemento su tutta l'area antistante le 6 ribalte di carico a becco telescopico di cui una adatta per i veicoli tipo "jumbo".

I lavori

Il cantiere è stato aperto nel novembre del 1999 e nel giugno del 2000 è iniziato il montaggio degli scaffali e il magazzino, se pur con qualche opera da ultimare, è entrato in funzione nell'agosto del 2000.

A questo proposito desideriamo esprimere un ringraziamento particolare all'Ing. Lauro Bernardi e ai suoi collaboratori per lo spirito e l'attenzione con i quali hanno sviluppato il progetto esecutivo e diretto i lavori.
Altro ringraziamento va alla proprietà Giocoplast in particolare al Sig. Antonio Grani, che è stato assiduamente vicino a tutto il gruppo di progetto sia nei momenti di euforia che nei momenti di tensione dovuti alla ristrettezza dei tempi.
Per ultimo vogliamo citare il Sig. Mori, che si è accollato tutti i disagi operativi del trasloco e del coordinamento delle attività nella fase di trapasso dalla vecchia sede alla nuova, oltre ad aver dato un contributo essenziale alle nostre attività di valutazione e progettazione del sistema di stoccaggio e movimentazione.

Pianta e sezione:
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